Superbonus 110%: quali assicurazioni

Come possono tutelarsi i Privati?

Si parla molto del Superbonus 110%, il provvedimento di Stato che permette di ottenere il rimborso del 110% dei lavori eseguiti tra il 1° luglio 2020 ed il 30 giugno 2022.

I dubbi sono tanti, e i privati soprattutto hanno il timore di effettuare i lavori e non riuscire a migliorare di due classi le prestazioni energetiche della casa (in cui vive o che possiede) e di conseguenza vedersi escludere dalla possibilità di ottenere il 110% di rimborso.

In realtà bisogna fare chiarezza su alcuni punti.

Quali sono le figure chiave del Superbonus e quali responsabilità hanno

Impresa Edile

Scegliere un’impresa edile seria che porti a termine i lavori in maniera ottimale  è fondamentale. L’impresa è chiamata a rispondere per i danni alle opere, da realizzare e già realizzate all’interno del cantiere, per tutta la sua durata. Qualora vi fossero danni l’impresa deve ripristinare le opere e occuparsi anche delle eventuali spese di demolizione e sgombero. L’impresa ha, inoltre, il dovere di tutelare anche i dipendenti e i terzi che possono subire danni materiali e corporali causati involontariamente all’interno del cantiere. L’impresa edile è responsabile civilmente anche per gli eventuali danni corporali (ad esempio infortuni sul lavoro) subiti dai propri prestatori di lavoro.

Professionisti

I professionisti o asseveratori sono chiamati a svolgere il ruolo più delicato poiché, attraverso la propria competenza professionale garantisce che a fine lavori il privato o il condominio richiedente il Superbonus 110% ottenga effettivamente l’agevolazione. Le polizza di Responsabilità Civile Professionale, sottoscritte dai professionisti per la loro attività, che può non essere sufficiente.

Ai professionisti (Geometri, periti edili, architetti, ingegneri e commercialisti) è richiesta la sottoscrizione della polizze di responsabilità civile con massimali dedicati per le certificazioni/asseverazioni non inferiore a € 500.000,00 e comunque adeguato all’importo del lavoro. Questo, al fine di garantire ai propri clienti e al bilancio dello Stato il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata. Quindi, non basta essere in possesso della RC professionale. Il professionista può incorrere anche in sanzioni penali nel caso di dichiarazioni mendaci, formazione e uso di atti falsi, e della decadenza dai benefici conseguenti a provvedimenti emanati sulla base di dichiarazioni non veritiere. L’art. 6 del Decreto Asseverazioni prevede che ai soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli si applica anche una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 15.000 per ciascuna attestazione o asseverazione infedele resa e la segnalazione all’Ordine di Appartenenza per l’illecito penale commesso (art.7).

Committenti (privati o condomìni)

Fermo restando le tutele già designata dal legislatore e relative alle altre due figure chiave del superbonus 110%, anche i privati necessitano di una tutela ad hoc poiché anche questi hanno delle responsabilità.

Prima tra tutte la responsabilità civile del committente.  Dando mandato all’impresa di eseguire dei lavori, il committente pensa di aver delegato le proprie responsabilità. Non è esattamente così.

Il titola IV del D.Lgs. 81/2008   con l’art. 89 e con l’art. 90, chiarisce perfettamente ruolo e compiti del committente. Il legislatore ha messo subito in chiaro che tale figura deve entrare in gioco fin da subito nella definizione del progetto, anche in merito alle scelte sulla gestione del cantiere in sicurezza. Se tale soggetto delega tutti o alcuni dei compiti ad esso attribuiti, scrollandosi di dosso le responsabilità connesse, dovrà incaricare un responsabile dei lavori (R.L.) che avrà l’autonomia decisionale in tutto o in parte nello svolgimento dei compiti ad esso delegati. Questo però, NON esonera il proprietario dall’obbligo di vigilanza sul cantiere art. 30 D.Lgs. 81/08.

Ad esempio, se durante i lavori c’è un danno alle strutture di terzi, se una gru precipita sulla casa del vicino o centra un’automobile, provocando danni a persone e cose, anche il committente dei lavori sarà chiamato a rispondere dei danni. E, sebbene, la responsabilità principale sia in capo all’impresa, anche il committente dovrà tutelarsi con una polizza di responsabilità civile committenza.

Inoltre, il proprietario potrà tutelarsi, durante tutta la durata dei lavori e per gli anni successivi, sottoscrivendo una assicurazione di Tutela legale.

Questa permetterà al privato di ottenere una copertura in caso di cause civili, penali e amministrative, nei confronti:

  • dell’impresa che ha eseguito i lavori (anche per la non corretta esecuzione degli stessi);
  • del professionista/asseveratore dei lavori eseguiti;
  • dell’Agenzia delle Entrate che si riserva 8 anni per la verifica dei documenti esibiti per usufruire dei bonus fiscali.

Per saperne di più o per richiedere un preventivo gratuito.

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